giovedì 8 luglio 2010

STIAMO ARRIVANDO

Cari amici della rete, presto sarà di nuovo aggiornato questo blog al fine di informarvi come sempre ho fatto sulle malefatte lamensi e non solo.
L'attuale momento politico nazionale per noi che ci riconosciamo nei valori de Popolo dlla Libertà non è certo dei migliori, ma l'ottimismo unito alla nostra volontà operosa ci farà sicuramente uscire da questa situazione di stallo.
A presto

mercoledì 11 marzo 2009

La PDL di Castel di Lama chiede chiarezza sulla "differenziata"

Tra poco meno di tre mesi- afferma Mauro Cori portavoce della PDL di Castel di Lama – si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e questo forse può giustificare la “stonate” dichiarazioni del consigliere Mozzoni riguardo l’ipotesi ventilata dal Sindaco di Ascoli Piceno, Piero Celani (Candidato per la PDL alla Presidenza della nostra Provincia) di costruire un termovalorizzatore all’altezza dell’attuale discarica di “Relluce”. Innanzi tutto mi preme precisare, che non più di due mesi fa il Sindaco Rossini e lo stesso Mozzoni, bocciavano in maniera categorica la possibilità di costruire una quinta vasca, decisione che oggi viene sostenuta con forza dagli stessi.
Altra concetto che non si riesce ha capire, sempre in base alle dichiarazioni apparse sulla stampa, è: chi gestirebbe i 600.000 euro che ci dicono aver già impegnato? E poi ricevuti da chi? Spontanei nascono altri quesiti: quando si parla di raccolta differenziata, potremmo conoscere i reali risultati conseguiti in questi cinque anni di amministrazione? Un conto è riempire di titoloni le testate locali, altro è strutturare un una reale ed efficiente raccolta. Perché in cinque anni non si è neppure studiato un piano di raccolta differenziata porta a porta, come già sperimentato con buoni risultati, in varie realtà locali?
Per ciò che riguarda il termovalorizzatore, siamo certi che il sindaco Celani, non intenda nella maniera più assoluta prendere decisioni senza aver ascoltato il parere dei cittadini.
Il dato che evince è invece un altro: Celani è un temibile avversario politico che spaventa molti suoi oppositori, dunque le di dichiarazioni di questi giorni, da parte di amministratori politicamente contrari, rispondono solo ad una palese logica pre-elettorale.

venerdì 7 novembre 2008

LA DISASTROSA OPERA DELL'AMMINISTRAZIONE ROSSI



La spaventosa crisi economico-occupazionale che sta affliggendo la vallata del Tronto, inizia sempre più ad assumere un carattere talmente preoccupante da far riflettere tutti quanti noi. A partire dal tasso di disoccupazione al 22% quando a livello regionale è poco al di sopra del 6% e ciò non può che preoccupare il più ottimista delle persone, anche e soprattutto a margine delle notizie che giungono da importanti aziende sull’orlo del baratro. In tutto questo la provincia che fa? La risposta sorge spontanea: tra il poco ed il meno di niente e vi spiego il perché.
E’ sotto gli occhi di tutti la mancanza di infrastrutture da tempo promesse e mai realizzate non ultima la Mezzina che da tempo immemore viene evocata ma che non si sa quando e se verrà ammodernata, nonostante siano trascorsi 6 anni dall’approvazione del primo stralcio; la Salaria strada di strategica importanza i quali interventi tesi a migliorarla non se ne vedono traccia., ma che venivano annunciati già ai tempi di Colonnella presidente.
Nel settore agricolo cosa è stato fatto per cercare di rilanciare il settore? Risposta: niente! E per fortuna che non sono il solo a dirlo, ma anche un autorevole esponente della sinistra lo denunciava alcune settimane or sono.
Come pensiamo di risolvere la cosa, riproponendo sempre e comunque i soliti work experience? No, assolutamente no. Come esponente di Alleanza nazionale-PDL , mi sento di rivolgere il più sentito invito a tutti ad impegnarsi per dare una svolta a questo territorio cosi martirizzato, alla luce di quanto sta accadendo. L? inefficienza di questa amministrazione provinciale non è che me la sia inventata io ma è sotto gli occhi di tutti e le continue frizioni all’interno della maggioranza ne sono la prova. Noi come PDL ci faremo sicuramente carico di questa grave situazione e cercheremo dal momento che ce ne sarà data la possibilità, di incamerare tutte quelle iniziative tese a risolvere tali problemi, primo tra tutti quello occupazionale ,cercando di rilanciare investimenti per le infrastrutture, fondamentali per il rilancio del territorio, ed instaurando un rapporto costruttivo con i vertici romani. In tutto questo va inserita Castel di Lama, cittadina sviluppatasi in maniera esponenziale grazie alla presenza di grandi aziende nelle vicinanze, oggi rischia sempre più di essere travolta da questa grave situazione senza precedenti. Prendiamo ad esempio Fabriano, dove la crisi di una grossa azienda sta facendo fare quadrato a tutte le forze politiche locali, al fine di risolvere la questione, mentre da noi l’unica cosa che sanno fare è prendersela con il governo Berlusconi dimenticando i due anni di governo Prodi disastroso per le sorti del paese.
Quindi la cosa che mi preme ricordare è che i prossimi impegni elettorali dovranno vederci protagonisti e sono certo che chi vive in questo territorio non si lascerà convincere da chi non è stato in grado di fare niente nel corso di questi anni, se non aumentare costi per consulenze e collaboratori mentre la vallata andava a rotoli. A tutti coloro i quali sentono di poter dare un contributo in termini di idee ricordo che le nostre porte sono aperte al contributo di tutti.
Info: pdl.casteldilama@tiscali.it

martedì 7 ottobre 2008

NON C'E' PEGGIOR SORDO DI COLUI CHE NON VUOL SENTIRE


Un vecchio detto popolare recitava così: “ non c’è peggior sordo di colui che non vuol sentire”.
Bene questo proverbio dopo tanti anni può tranquillamente essere rispolverato e mi sento di farlo in occasione delle dichiarazioni del vice presidente della giunta provinciale Emidio Mandozzi, il quali durante la festa del PD a Spinetoli ha fatto una serie di dichiarazioni sulla buona amministrazione della vallata messa in opera dai sindaci del PD.
In particolare mi ha colpito quando ha elogiato l’operato dei sindaci che hanno a suo modo di vedere ben saputo rispettare i canoni di tutela ambientale al contrario di quanti denunciano una cementificazione barbarica.
In qualità di presidente del circolo di Alleanza nazionale a Castel di Lama e di membro del direttivo provinciale non posso astenermi dal rispondere a questo e cercherò di farlo con la chiarezza che mi ha sempre contraddistinto.
A Castel di Lama la situazione non è rosea come la avete descritta e ciò e dimostrabile facendo un piccolo giro per il paese. Sono state sventrate intere colline, innalzato muri di contenimento degni delle più importanti basi militari; di piste ciclabili neanche l’ombra, quando le nostre campagne sono piene di siti ove poterle realizzare; università se ne ignora il significato; impianti sportivi che oltre al calcio non se ne vedono e che anche in quel caso dove è stato realizzato lo si è fatto ricorrendo a project-financing; strutture sanitarie specializzate neanche l’ombra se non un poliambulatorio dove sono stati concentrati i medici di famiglia . Allora , premesso questo mi viene da dire una cosa:
Nel vostro elogio dei sindaci della vallata, rientra anche Castel di Lama?
Se la risposta è si , allora è meglio che mi rechi nel più vicino oculista a farmi controllare

martedì 16 settembre 2008

IN VISTA DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI ELETTORALI


MAURO CORI PRESIDENTE DEL LOCALE CIRCOLO DI ALLEANZA NAZIONALE, INTERVIENE IN VISTA DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI ELETTORALI:

"Tra non molto, e precisamente nella prossima primavera, arriverà la tanto attesa ora delle urne. Noi come Alleanza Nazionale non possiamo che esserne felici e per questo confidando in un cambiamento della nostra fallimentare amministrazione comunale di Castel di Lama,
, con un occhio di riguardo proiettato anche verso la provincia, che riteniamo fondamentale al fine di congedare la inoperosa amministrazione Rossi. Alleanza Nazionale, che intanto si protende verso quello che sarà il Popolo della Libertà cercherà come lo è sempre stata, di essere quanto più vicina ai cittadini alzando la voce a difesa di quanti ritengano di avere problemi o di non essere adeguatamente tutelati da chi si è preposto di farlo. A tal proposito a breve sorgerà a Castel di Lama il coordinamento del Popolo della Libertà, che coinvolgerà tutte le persone desiderose di essere partecipi di un cambiamento epocale, con il quale , per mezzo della ottima attività di Governo, sta cambiando in positivo il nostro Paese con tutte le difficoltà che non riguardano solo l’Italia ma che assumono sempre più le misure di una crisi economica mondiale. A partire dalla sicurezza dove senza mezze misure il governo si è adoperato superando le misere strumentalizzazioni del centro sinistra, ai rifiuti a Napoli dove in poche settimane si è riusciti a fare quello che in 15 anni d amministrazione di centro sinistra non si era riusciti, all’abolizione dell’ICI, per arrivare al federalismo fiscale, oggi in dirittura d’arrivo, alla riforma della scuola. Il cambiamento arriverà anche da noi, dove il centro sinistra per via di un radicamento cinquantennale che la vede ai vertici di enti di primordine, risentirà di questo vento nuovo e con il lavoro di chi come noi fa politica per amore e spirito di servizio riusciremo nell’opera. Guardiamo alla provincia, che in questi 4 anni ha registrato una crisi a livello occupazionale senza precedenti mentre chi sedeva ai vertici di questa, pensava ad autocelebrarsi ed in contemporanea decine di aziende chiudevano e migliaia di lavoratori venivano messi in mobilità o addirittura rimandati a casa. Per non parlare della sanità dove la regione si è totalmente dimenticata di questa zona e mentre il centro sinistra governa incontrastato da anni, beffandoci con manifesti che sapevano molto di “presa per il di dietro”. Allora vogliamo rivolgere una domanda a chi si ritiene orgogliosamente di appartenere al P.d.: perché i vostri amministratori che avete eletto nella vallata non alzano la voce in regione per rivendicare ciò che non è stato fatto? Perché attaccate solo ed esclusivamente il governo egregiamente guidato da Silvio Berlusconi e non ve la prendete con la regione che ha poteri in materia e che in altre zone si adopera molto più che nella nostra?
La risposta come direbbe un noto presentatore televisivo sorge spontanea; ed è perché nessuno vuole mettersi in contrasto con i propri vertici di partito!
Allora è qui che ci sentiamo di appellarci agli elettori e ad invitarli a valutare bene prima di mettere la fatidica crocetta sulla scheda elettorale.
Per Castel di Lama vogliamo ricordare che in questi oltre 4 anni di amministrazione Rossini i risultati sono stati alquanto fallimentari in tutti i settori e non ultimo l’inaugurazione del Parco della Pace che è stato inaugurato prima ancora che fosse ultimato. Il fotovoltaico che viene sempre riproposto ma che ha una portata goffa rispetto a dei grandi investimenti che in questo campo sono stati messi in opera da altre amministrazioni anche di centro sinistra. L’indecenza delle strade è sotto gli occhi di tutti, la cementificazione barbarica ha deturpato un territorio bellissimo, la mancanza di parcheggi in aree vitali e ad alta concentrazione di zone commerciali, per poi parlare di tutela del commercio organizzando e sperperando fior di migliaia di euro per manifestazioni come la notte bianca, aree comunali non illuminate adeguatamente, mancanza di un efficiente rete di collegamento della parte alta del comune con la parte bassa, muri imbrattati da stereotipi che qualcuno cerca di spacciare per arte ma che al tempo stesso costano fior di soldi per essere rimossi, per non parlare di servizi strategici come centri di assistenza medica qualificati. Queste sono le cose sotto gli occhi di tutti e crediamo che le la gente di buon senso non possa non tenerne conto. Si sente parlare in questi giorni che a sinistra c’è un affollamento di leaders e sinceramente la cosa non può che far ridere. Chi sono questi leaders? Gli stessi che si sono alternati tra comune e provincia ? Gli stessi che non hanno portato nulla a Castel di Lama? Come si usa dire “il vecchio che avanza”. Qual è il peso di essi oltre i confini di Castel di Lama, visto che all’orizzonte non ci sono grandi progetti che dimostrino il contrario? Per questo crediamo che oggi amministrare sia molto più di quello che tanti credono, amministrare richiede tempo e competenze; ci sono tante risorse che vanno ricercate per progetti nobili che possono essere finanziati. Il tempo è denaro, e come un vecchio detto recitava “ la botte piena e la moglie ubriaca” resta una cosa impossibile".

giovedì 31 luglio 2008

LA FINE DEI RIFONDAROLI COMUNISTI


Dopo aver perso le elezioni politiche i compagni di estrema sinistra hanno perso la testa. Navigano fastosi verso il loro dissolvimento. Almeno prima potevano sperare che le loro osaa di dinosauri fossero conservate in qualche museo per amatori dei sogni infelici del Gulag. Adesso corrono verso un baraccone del Luna Park, qualcosa a metà tra il patetico ed il ridicolo. Se vendevano biglietti per farsi ammirare al loro congresso di Chianciano avrebbero incassato forse più di un circo con lo squalo bianco e la carcassa ben conservata dello pterodattilo. Meritava una fine più decorosa il brandello più cospicuo dell'allegra armata del 13 e 14 aprile.
Gli sconfitti hanno deciso che la loro disfatta è stata causata non dalla presunzione estremistica, ma dall'esserlo stato troppo poco. Cosi Oliviero Dilibero ha raccolto in un territorio politico vasto come un francobollo i suoi nostalgici del Partito Comunista d'Italia ( se ancora si chiama così): quattro gatti che si guardano in cagnesco, tenuti insieme non da un ideale, ma dal centralismo democratico, se dissenti ti fulmino. Così tra i rifondatoli ha vinto l'ala più estremista, quella del sogno di cose impossibili, della giovinezza che si spera eterna, grazie all'elisir di lunga vita dell'ideologia comunista, bevuta come Coca Cola.
Nella foto del trionfo li si vede sul palco come brontosauri, discesi da picchi primordiali:
Il neo segretario Paolo Ferrero con il sigaro in bocca il pugno chiuso. Sembra ancora vivo-lotta ancora in mezzo a noi-dice-, ma probabilmente è stato rievocato da qualche medium. Siccome Lenin e Stalin rimangono persone serie e non hanno tempo da perdere con le barzellette, hanno mandato avanti questi innocui fantasmi, che se
mbrano comparse di una qualche rievocazione folkloristica delle lotte di fabbrica che non ci sono più( le fabbriche).

Invece di modernizzarsi un po', rinunciando all'ideologia comunista, hanno preferito ripetere loro stessi nella versione gloriosa di quando i compagni avevano il potere nell'unione sovietica e facevano tremare le città con i loro slogan. Hanno liquidato Fausto Bertinotti,che resta il più giovane di tutti loro, almeno come cervello. Ha provato negli anni scorsi a creare un partito che rifiutasse la violenza, a Venezia ha organizzato un convegno sulle Foibe, senza paura di guardare alla realtà. Niente da fare.
I vincitori hanno sbattuto via Nichi Vendola, il governatore della Puglia, una persona che ci si riesce a parlare senza imparare per forza a memoria il frasario bolscevica. E la nuova dirigenza ha pestato il terreno con stivali chiodati. Una volta compreso che avevano la maggioranza dei delegati,ottenuta prendendo la gente per il collo, per impedire che i loro adepti ci ripensassero, hanno voluto il voto nominale. Non bastava alzare le mani( le mani sfuggono al controllo); hanno imposto che ciascun elettore si recasse al palco per dire con chi stava, lasciando l'impronta digitale della scelta, così da essere eventualmente marchiato come traditore al soldo della reazione se dovesse scivolare verso posizioni meno dure.
Questa deriva italiana dei comunisti somiglia a quella ultrà di tutta europa.Destinata ad essere una frangia inconsistente, priva di contributi interessanti da offrire al dialogo politico e allo stesso Partiti Democratico.

Non c'entra nulla la legge elettorale berlusconiana. C'entra la vecchiaia. Questi partiti sono decrepiti ed hanno le vene vecchie, il loro sangue non zampilla, stagna.Le loro idee e tesi politiche trasferite nel campo degli elettrodomestici sono come i fonografi, in quello dell'arredamento come i scaldaletto a carbonella. Nella memoria destano amore,sogni e odi. Ma sono roba da ferri vecchi. A Vendola e Bertinotti conviene andare nel partito democratico. Ma c'è posto per gente intelligente anche nel Popolo della Libertà....
Insomma in questi giorni è rinata Rifondazione Comunista. Bisognerebbe dir meglio: è rimorta, si è seppellita in un giubilo di bandiere rosse. Se non fosse per il colore che tende al rosso, il raduno pareva una rimpatriata dei legionari di Fiume. Devono aver brindato con bottiglie Molotov.

mercoledì 30 luglio 2008

LA DOVE C'ERA L'ERBA ORA C'E' UNA CITTA'.....................................................................


Mauro Cori presidente del circolo di Alleanza nazionale- PDL, denuncia lo stato di abbandono di alcune zone verdi di Castel di Lama:

“ E’ alquanto curioso constatare l’impegno di questa amministrazione per la valorizzazione e la tutela del verde e dell’ambiente. In primo luogo voglio denunziare la grande opera, come viene definita dai nostri amministratori, ovvero il nuovo’ PARCO DELLA PACE’ , che in contro tendenza alla funzionalità stessa per il quale è stato concepito si presenta alla gente con un grande muro cementificato che stona totalmente con il parco stesso. Si può costruire come entrata di un parco, un muro cosi grande di cemento? Mi pare un controsenso vero e proprio!!!!!
I nostri fossi, la quale bellezza non può essere messa in discussione cosa fa l’amministrazione per tutelarli e per renderli accessibili?
Piste ciclabili e camminamenti in questi luoghi sono un miraggio per Castel di Lama al contrario di altri comuni limitrofi che sono riusciti a valorizzarli.
Invito i cittadini di Castel di Lama a fare una passeggiata alle ‘ Querce di Georg’ che neanche a farlo apposta si trovano a pochi metri dalla sede comunale, per rendersi conto del grado di abbandono in cui versano, una delle zone verdi più importanti del territorio che ospitano arbusti di querce ultra secolari invase da erbacce che nessuno si degna di tagliare. Voglio ricordare loro che valorizzare e rendere accessibili questi luoghi e è sicuramente una ricchezza per il nostro territorio.
La strada di Colle Cese che attraversa quella che ancora può essere definita come zona totalmente agricola e che offre dei paesaggi mozzafiato, perché non la si sistema? La parte finale di questa ( via della Pace) in caso di pioggia diventa un vero e proprio torrente contornato da buche le quali costituiscono un vero e proprio pericolo per chi la percorre con automobili o altri mezzi.
Non basterebbe un giornale intero per descrivere tutto ciò che non è stato fatto e voglio ricordare a chi in questi giorni scrive sempre di ambiante e tutela di questo, che prima di farci sopra della propaganda su questi temi sarebbe bene intervenire per il bene della comunità tutta.”