venerdì 7 novembre 2008

LA DISASTROSA OPERA DELL'AMMINISTRAZIONE ROSSI



La spaventosa crisi economico-occupazionale che sta affliggendo la vallata del Tronto, inizia sempre più ad assumere un carattere talmente preoccupante da far riflettere tutti quanti noi. A partire dal tasso di disoccupazione al 22% quando a livello regionale è poco al di sopra del 6% e ciò non può che preoccupare il più ottimista delle persone, anche e soprattutto a margine delle notizie che giungono da importanti aziende sull’orlo del baratro. In tutto questo la provincia che fa? La risposta sorge spontanea: tra il poco ed il meno di niente e vi spiego il perché.
E’ sotto gli occhi di tutti la mancanza di infrastrutture da tempo promesse e mai realizzate non ultima la Mezzina che da tempo immemore viene evocata ma che non si sa quando e se verrà ammodernata, nonostante siano trascorsi 6 anni dall’approvazione del primo stralcio; la Salaria strada di strategica importanza i quali interventi tesi a migliorarla non se ne vedono traccia., ma che venivano annunciati già ai tempi di Colonnella presidente.
Nel settore agricolo cosa è stato fatto per cercare di rilanciare il settore? Risposta: niente! E per fortuna che non sono il solo a dirlo, ma anche un autorevole esponente della sinistra lo denunciava alcune settimane or sono.
Come pensiamo di risolvere la cosa, riproponendo sempre e comunque i soliti work experience? No, assolutamente no. Come esponente di Alleanza nazionale-PDL , mi sento di rivolgere il più sentito invito a tutti ad impegnarsi per dare una svolta a questo territorio cosi martirizzato, alla luce di quanto sta accadendo. L? inefficienza di questa amministrazione provinciale non è che me la sia inventata io ma è sotto gli occhi di tutti e le continue frizioni all’interno della maggioranza ne sono la prova. Noi come PDL ci faremo sicuramente carico di questa grave situazione e cercheremo dal momento che ce ne sarà data la possibilità, di incamerare tutte quelle iniziative tese a risolvere tali problemi, primo tra tutti quello occupazionale ,cercando di rilanciare investimenti per le infrastrutture, fondamentali per il rilancio del territorio, ed instaurando un rapporto costruttivo con i vertici romani. In tutto questo va inserita Castel di Lama, cittadina sviluppatasi in maniera esponenziale grazie alla presenza di grandi aziende nelle vicinanze, oggi rischia sempre più di essere travolta da questa grave situazione senza precedenti. Prendiamo ad esempio Fabriano, dove la crisi di una grossa azienda sta facendo fare quadrato a tutte le forze politiche locali, al fine di risolvere la questione, mentre da noi l’unica cosa che sanno fare è prendersela con il governo Berlusconi dimenticando i due anni di governo Prodi disastroso per le sorti del paese.
Quindi la cosa che mi preme ricordare è che i prossimi impegni elettorali dovranno vederci protagonisti e sono certo che chi vive in questo territorio non si lascerà convincere da chi non è stato in grado di fare niente nel corso di questi anni, se non aumentare costi per consulenze e collaboratori mentre la vallata andava a rotoli. A tutti coloro i quali sentono di poter dare un contributo in termini di idee ricordo che le nostre porte sono aperte al contributo di tutti.
Info: pdl.casteldilama@tiscali.it

martedì 7 ottobre 2008

NON C'E' PEGGIOR SORDO DI COLUI CHE NON VUOL SENTIRE


Un vecchio detto popolare recitava così: “ non c’è peggior sordo di colui che non vuol sentire”.
Bene questo proverbio dopo tanti anni può tranquillamente essere rispolverato e mi sento di farlo in occasione delle dichiarazioni del vice presidente della giunta provinciale Emidio Mandozzi, il quali durante la festa del PD a Spinetoli ha fatto una serie di dichiarazioni sulla buona amministrazione della vallata messa in opera dai sindaci del PD.
In particolare mi ha colpito quando ha elogiato l’operato dei sindaci che hanno a suo modo di vedere ben saputo rispettare i canoni di tutela ambientale al contrario di quanti denunciano una cementificazione barbarica.
In qualità di presidente del circolo di Alleanza nazionale a Castel di Lama e di membro del direttivo provinciale non posso astenermi dal rispondere a questo e cercherò di farlo con la chiarezza che mi ha sempre contraddistinto.
A Castel di Lama la situazione non è rosea come la avete descritta e ciò e dimostrabile facendo un piccolo giro per il paese. Sono state sventrate intere colline, innalzato muri di contenimento degni delle più importanti basi militari; di piste ciclabili neanche l’ombra, quando le nostre campagne sono piene di siti ove poterle realizzare; università se ne ignora il significato; impianti sportivi che oltre al calcio non se ne vedono e che anche in quel caso dove è stato realizzato lo si è fatto ricorrendo a project-financing; strutture sanitarie specializzate neanche l’ombra se non un poliambulatorio dove sono stati concentrati i medici di famiglia . Allora , premesso questo mi viene da dire una cosa:
Nel vostro elogio dei sindaci della vallata, rientra anche Castel di Lama?
Se la risposta è si , allora è meglio che mi rechi nel più vicino oculista a farmi controllare

martedì 16 settembre 2008

IN VISTA DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI ELETTORALI


MAURO CORI PRESIDENTE DEL LOCALE CIRCOLO DI ALLEANZA NAZIONALE, INTERVIENE IN VISTA DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI ELETTORALI:

"Tra non molto, e precisamente nella prossima primavera, arriverà la tanto attesa ora delle urne. Noi come Alleanza Nazionale non possiamo che esserne felici e per questo confidando in un cambiamento della nostra fallimentare amministrazione comunale di Castel di Lama,
, con un occhio di riguardo proiettato anche verso la provincia, che riteniamo fondamentale al fine di congedare la inoperosa amministrazione Rossi. Alleanza Nazionale, che intanto si protende verso quello che sarà il Popolo della Libertà cercherà come lo è sempre stata, di essere quanto più vicina ai cittadini alzando la voce a difesa di quanti ritengano di avere problemi o di non essere adeguatamente tutelati da chi si è preposto di farlo. A tal proposito a breve sorgerà a Castel di Lama il coordinamento del Popolo della Libertà, che coinvolgerà tutte le persone desiderose di essere partecipi di un cambiamento epocale, con il quale , per mezzo della ottima attività di Governo, sta cambiando in positivo il nostro Paese con tutte le difficoltà che non riguardano solo l’Italia ma che assumono sempre più le misure di una crisi economica mondiale. A partire dalla sicurezza dove senza mezze misure il governo si è adoperato superando le misere strumentalizzazioni del centro sinistra, ai rifiuti a Napoli dove in poche settimane si è riusciti a fare quello che in 15 anni d amministrazione di centro sinistra non si era riusciti, all’abolizione dell’ICI, per arrivare al federalismo fiscale, oggi in dirittura d’arrivo, alla riforma della scuola. Il cambiamento arriverà anche da noi, dove il centro sinistra per via di un radicamento cinquantennale che la vede ai vertici di enti di primordine, risentirà di questo vento nuovo e con il lavoro di chi come noi fa politica per amore e spirito di servizio riusciremo nell’opera. Guardiamo alla provincia, che in questi 4 anni ha registrato una crisi a livello occupazionale senza precedenti mentre chi sedeva ai vertici di questa, pensava ad autocelebrarsi ed in contemporanea decine di aziende chiudevano e migliaia di lavoratori venivano messi in mobilità o addirittura rimandati a casa. Per non parlare della sanità dove la regione si è totalmente dimenticata di questa zona e mentre il centro sinistra governa incontrastato da anni, beffandoci con manifesti che sapevano molto di “presa per il di dietro”. Allora vogliamo rivolgere una domanda a chi si ritiene orgogliosamente di appartenere al P.d.: perché i vostri amministratori che avete eletto nella vallata non alzano la voce in regione per rivendicare ciò che non è stato fatto? Perché attaccate solo ed esclusivamente il governo egregiamente guidato da Silvio Berlusconi e non ve la prendete con la regione che ha poteri in materia e che in altre zone si adopera molto più che nella nostra?
La risposta come direbbe un noto presentatore televisivo sorge spontanea; ed è perché nessuno vuole mettersi in contrasto con i propri vertici di partito!
Allora è qui che ci sentiamo di appellarci agli elettori e ad invitarli a valutare bene prima di mettere la fatidica crocetta sulla scheda elettorale.
Per Castel di Lama vogliamo ricordare che in questi oltre 4 anni di amministrazione Rossini i risultati sono stati alquanto fallimentari in tutti i settori e non ultimo l’inaugurazione del Parco della Pace che è stato inaugurato prima ancora che fosse ultimato. Il fotovoltaico che viene sempre riproposto ma che ha una portata goffa rispetto a dei grandi investimenti che in questo campo sono stati messi in opera da altre amministrazioni anche di centro sinistra. L’indecenza delle strade è sotto gli occhi di tutti, la cementificazione barbarica ha deturpato un territorio bellissimo, la mancanza di parcheggi in aree vitali e ad alta concentrazione di zone commerciali, per poi parlare di tutela del commercio organizzando e sperperando fior di migliaia di euro per manifestazioni come la notte bianca, aree comunali non illuminate adeguatamente, mancanza di un efficiente rete di collegamento della parte alta del comune con la parte bassa, muri imbrattati da stereotipi che qualcuno cerca di spacciare per arte ma che al tempo stesso costano fior di soldi per essere rimossi, per non parlare di servizi strategici come centri di assistenza medica qualificati. Queste sono le cose sotto gli occhi di tutti e crediamo che le la gente di buon senso non possa non tenerne conto. Si sente parlare in questi giorni che a sinistra c’è un affollamento di leaders e sinceramente la cosa non può che far ridere. Chi sono questi leaders? Gli stessi che si sono alternati tra comune e provincia ? Gli stessi che non hanno portato nulla a Castel di Lama? Come si usa dire “il vecchio che avanza”. Qual è il peso di essi oltre i confini di Castel di Lama, visto che all’orizzonte non ci sono grandi progetti che dimostrino il contrario? Per questo crediamo che oggi amministrare sia molto più di quello che tanti credono, amministrare richiede tempo e competenze; ci sono tante risorse che vanno ricercate per progetti nobili che possono essere finanziati. Il tempo è denaro, e come un vecchio detto recitava “ la botte piena e la moglie ubriaca” resta una cosa impossibile".

giovedì 31 luglio 2008

LA FINE DEI RIFONDAROLI COMUNISTI


Dopo aver perso le elezioni politiche i compagni di estrema sinistra hanno perso la testa. Navigano fastosi verso il loro dissolvimento. Almeno prima potevano sperare che le loro osaa di dinosauri fossero conservate in qualche museo per amatori dei sogni infelici del Gulag. Adesso corrono verso un baraccone del Luna Park, qualcosa a metà tra il patetico ed il ridicolo. Se vendevano biglietti per farsi ammirare al loro congresso di Chianciano avrebbero incassato forse più di un circo con lo squalo bianco e la carcassa ben conservata dello pterodattilo. Meritava una fine più decorosa il brandello più cospicuo dell'allegra armata del 13 e 14 aprile.
Gli sconfitti hanno deciso che la loro disfatta è stata causata non dalla presunzione estremistica, ma dall'esserlo stato troppo poco. Cosi Oliviero Dilibero ha raccolto in un territorio politico vasto come un francobollo i suoi nostalgici del Partito Comunista d'Italia ( se ancora si chiama così): quattro gatti che si guardano in cagnesco, tenuti insieme non da un ideale, ma dal centralismo democratico, se dissenti ti fulmino. Così tra i rifondatoli ha vinto l'ala più estremista, quella del sogno di cose impossibili, della giovinezza che si spera eterna, grazie all'elisir di lunga vita dell'ideologia comunista, bevuta come Coca Cola.
Nella foto del trionfo li si vede sul palco come brontosauri, discesi da picchi primordiali:
Il neo segretario Paolo Ferrero con il sigaro in bocca il pugno chiuso. Sembra ancora vivo-lotta ancora in mezzo a noi-dice-, ma probabilmente è stato rievocato da qualche medium. Siccome Lenin e Stalin rimangono persone serie e non hanno tempo da perdere con le barzellette, hanno mandato avanti questi innocui fantasmi, che se
mbrano comparse di una qualche rievocazione folkloristica delle lotte di fabbrica che non ci sono più( le fabbriche).

Invece di modernizzarsi un po', rinunciando all'ideologia comunista, hanno preferito ripetere loro stessi nella versione gloriosa di quando i compagni avevano il potere nell'unione sovietica e facevano tremare le città con i loro slogan. Hanno liquidato Fausto Bertinotti,che resta il più giovane di tutti loro, almeno come cervello. Ha provato negli anni scorsi a creare un partito che rifiutasse la violenza, a Venezia ha organizzato un convegno sulle Foibe, senza paura di guardare alla realtà. Niente da fare.
I vincitori hanno sbattuto via Nichi Vendola, il governatore della Puglia, una persona che ci si riesce a parlare senza imparare per forza a memoria il frasario bolscevica. E la nuova dirigenza ha pestato il terreno con stivali chiodati. Una volta compreso che avevano la maggioranza dei delegati,ottenuta prendendo la gente per il collo, per impedire che i loro adepti ci ripensassero, hanno voluto il voto nominale. Non bastava alzare le mani( le mani sfuggono al controllo); hanno imposto che ciascun elettore si recasse al palco per dire con chi stava, lasciando l'impronta digitale della scelta, così da essere eventualmente marchiato come traditore al soldo della reazione se dovesse scivolare verso posizioni meno dure.
Questa deriva italiana dei comunisti somiglia a quella ultrà di tutta europa.Destinata ad essere una frangia inconsistente, priva di contributi interessanti da offrire al dialogo politico e allo stesso Partiti Democratico.

Non c'entra nulla la legge elettorale berlusconiana. C'entra la vecchiaia. Questi partiti sono decrepiti ed hanno le vene vecchie, il loro sangue non zampilla, stagna.Le loro idee e tesi politiche trasferite nel campo degli elettrodomestici sono come i fonografi, in quello dell'arredamento come i scaldaletto a carbonella. Nella memoria destano amore,sogni e odi. Ma sono roba da ferri vecchi. A Vendola e Bertinotti conviene andare nel partito democratico. Ma c'è posto per gente intelligente anche nel Popolo della Libertà....
Insomma in questi giorni è rinata Rifondazione Comunista. Bisognerebbe dir meglio: è rimorta, si è seppellita in un giubilo di bandiere rosse. Se non fosse per il colore che tende al rosso, il raduno pareva una rimpatriata dei legionari di Fiume. Devono aver brindato con bottiglie Molotov.

mercoledì 30 luglio 2008

LA DOVE C'ERA L'ERBA ORA C'E' UNA CITTA'.....................................................................


Mauro Cori presidente del circolo di Alleanza nazionale- PDL, denuncia lo stato di abbandono di alcune zone verdi di Castel di Lama:

“ E’ alquanto curioso constatare l’impegno di questa amministrazione per la valorizzazione e la tutela del verde e dell’ambiente. In primo luogo voglio denunziare la grande opera, come viene definita dai nostri amministratori, ovvero il nuovo’ PARCO DELLA PACE’ , che in contro tendenza alla funzionalità stessa per il quale è stato concepito si presenta alla gente con un grande muro cementificato che stona totalmente con il parco stesso. Si può costruire come entrata di un parco, un muro cosi grande di cemento? Mi pare un controsenso vero e proprio!!!!!
I nostri fossi, la quale bellezza non può essere messa in discussione cosa fa l’amministrazione per tutelarli e per renderli accessibili?
Piste ciclabili e camminamenti in questi luoghi sono un miraggio per Castel di Lama al contrario di altri comuni limitrofi che sono riusciti a valorizzarli.
Invito i cittadini di Castel di Lama a fare una passeggiata alle ‘ Querce di Georg’ che neanche a farlo apposta si trovano a pochi metri dalla sede comunale, per rendersi conto del grado di abbandono in cui versano, una delle zone verdi più importanti del territorio che ospitano arbusti di querce ultra secolari invase da erbacce che nessuno si degna di tagliare. Voglio ricordare loro che valorizzare e rendere accessibili questi luoghi e è sicuramente una ricchezza per il nostro territorio.
La strada di Colle Cese che attraversa quella che ancora può essere definita come zona totalmente agricola e che offre dei paesaggi mozzafiato, perché non la si sistema? La parte finale di questa ( via della Pace) in caso di pioggia diventa un vero e proprio torrente contornato da buche le quali costituiscono un vero e proprio pericolo per chi la percorre con automobili o altri mezzi.
Non basterebbe un giornale intero per descrivere tutto ciò che non è stato fatto e voglio ricordare a chi in questi giorni scrive sempre di ambiante e tutela di questo, che prima di farci sopra della propaganda su questi temi sarebbe bene intervenire per il bene della comunità tutta.”

lunedì 28 luglio 2008

PER IL SINDACO ROSSINI E' TUTTO OK


In seguito all’ultimo grave incidente stradale sul tratto lamense della Salaria interviene Mauro Cori presidente del locale circolo di Alleanza nazionale- P.d.L.
“ Riteniamo gravissimo alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi lungo la via Salaria, in particolar modo nel tratto che attraversa il centro abitato e che registra sempre un intenso traffico. Abbiamo denunciato a mezzo stampa tale situazione ma l’amministrazione comunale fa l’orecchio da mercante ed al contrario non ha preso nessun provvedimento atto a risolvere questa grave situazione. E’ tanto difficile installare strumenti come autovelox, dossi artificiali, bande sonore per costringere a ridurre la velocità sul tratto abitato? E’ impossibile sistemare gli incroci che immettono sulla salaria in particolare in via Scirola e via dell’Olmo? E’ roba dell’altro mondo migliorare l’illuminazione nei tratti a più alto rischio incidente?
E’ roba dell’altro pianeta vietare o cercare di diminuire il transito ai mezzi pesanti?
La cosa che mi preme sottolineare è come non sia solo la Salaria la strada che difetta in sicurezza ma che ce ne sono altre altrettanto pericolose come la via Roma da Piattoni a Villa Chiarini che manca del tutto di marciapiedi ed adeguata illuminazione.
La cosa che ci lascia sbigottiti è vedere come noi nel denunciare in continuazione queste situazioni possiamo sembrare patetici, ma al tempo stesso l’ amministrazione non ascolta affatto le denuncie che vengono da noi come dai cittadini, non li stimoli affatto nell’intervenire, lasciando queste problematiche in secondo piano, mentre si adoperano nell’autocelebrazioni pre-elettorali per manifestazioni come notte bianca, feste folkloristiche, ecc. Ai cittadini lamensi l’ardua sentenza!!!!”

mercoledì 23 luglio 2008

Liberi e pagati dallo Stato: la dura vita degli ex br



Lavorano in associazioni finanziate dagli enti locali, collaborano con deputati. Alcuni
si sono anche candidati alle elezioni e D’Elia è ai vertici della Camera
Sono usciti alla spicciolata e ora sono quasi tutti fuori. Con qualche restrizione o ormai
completamente liberi. Gli ex terroristi dell’ultrasinistra sono rientrati nella società. «Ci è andata
bene», ha sintetizzato Maurice Bignami, ex comandante di Prima linea. Alcuni lavorano nelle
cooperative, che offrono una chance di reinserimento agli ex detenuti; altri hanno preso strade
diverse. C’è anche chi è entrato nelle istituzioni, buttando via il passato come uno zaino
ingombrante, ed è pagato da quello Stato combattuto in gioventù. Recentemente Leonardo Conti,
figlio dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti, ucciso dalle Br il 10 febbraio 1986, ha posto alla
Regione Toscana due domande molto scomode: quanti familiari delle vittime del terrorismo
lavorano per la Regione o la Provincia o enti collegati a Firenze e in Toscana? E quanti ex
terroristi? Nell’attesa è il Giornale a tentare un primo censimento.
Corrado «Federico» Alunni Fondatore Br, 58 anni, arrestato nel 1978 dopo esser passato nelle
Formazioni comuniste combattenti. Nel 1980 tenta la fuga da San Vittore insieme a Vallanzasca,
nel 2003 scrive un libro con altri autori («La rapina in banca, storia, teoria, pratica»), da anni è fuori
di galera, lavora in una coop informatica. Vittorio «Alvaro» Antonini Già responsabile della
colonna romana Br, coinvolto sequestro Dozier, arrestato nel 1985, è in semilibertà dal 2000. Ogni
giorno entra ed esce di prigione per lavorare all’esterno. Presiede l’associazione culturale Papillon-
Rebibbia promotrice della protesta che nel 2004 si è allargata a tutte le carceri d’Italia. Ha avuto
l’onore di essere convocato a Montecitorio dalla commissione-giustizia per discutere dei problemi
delle galere. Smentì di esser stato perquisito in cella dopo l’omicidio D’Antona.
Lauro Azzolini Membro esecutivo delle Br nel processo Moro, 62 anni, tre ergastoli, l’uomo che
sparò a Montanelli, è libero. Da semilibero ha iniziato a lavorare in una coop che si occupa di nonprofit,
settore disabili, per la Compagnia delle Opere. Barbara Balzerani Svariati ergastoli, ai vertici
delle prime Br-Pcc, autrice del libro «Compagna Luna» per Feltrinelli, ha lavorato con la coop
Blow Up di Trastevere specializzata nell’informatica musicale. Arrestata nel 1985 ottiene i primi
permessi agli inizi degli anni Novanta. Silvia Baraldini Condannata dalla giustizia americana a 43
anni di galera per associazione sovversiva, è uscita per motivi di salute ottenendo, il 27 dicembre
2002, una collaborazione con la giunta Veltroni. A caldeggiare il rinnovo del contratto di
consulenza sul lavoro femminile, nel 2003, fu l’assessore Luigi Nieri di Rifondazione comunista.
L’associazione delle vittime ha presentato denuncia in procura. Marco Barbone L’assassino del
giornalista Walter Tobagi si è pentito ed è tornato libero. Lavora in una tipografia a Milano.
Cecco Bellosi Ex componente della colonna Walter Alasia, in manette nel 1980, condannato a 12
anni, libero nel 1989. Presiede un centro di recupero di tossicodipendenti a Nesso che collabora con
l’associazione Lila. Vittorio Bolognese Colonnello delle Br-Partito Guerriglia, è in semilibertà dal
settembre 2000. Ha lavorato come operatore informatico alla coop romana Parsec dove ha trovato
Pancelli, Piccinino e altri ex irriducibili. Franco Bonisoli Brigatista del commando di via Fani,
ergastolano, 13 anni di carcere, dissociato, è libero. Ha fatto il grafico in una Coop di Sesto San
Giovanni, lavora in una società di servizi ambientali. Paola Besuschio Il suo nome venne fatto dalle
Br durante il sequestro Moro, era detenuta, ne volevano la liberazione in cambio del leader dc.
Lavora in una cooperativa statistica. Anna Laura Braghetti Ex compagna di Prospero Gallinari, è
coinvolta nell’omicidio del giudice Vittorio Bachelet, è la carceriera di Aldo Moro in via
Montalcini, nota come «signora Altobelli»: condannata al carcere a vita. Ha scritto alcuni libri, dal
1994 lavora tutti i giorni all’organizzazione di volontariato vicina ai Ds, «Ora d’Aria» che si
interessa alle problematiche dei detenuti. Nel 2002 ottiene la condizionale.
Paolo Cassetta Esponente tra i più duri del partito armato, raffica di condanne alle spalle, è
semilibero da un bel pezzo. Lavora stabilmente alla coop 32 dicembre, collegata al Centro
Polivalente circoscrizionale intorno a cui gravitano vecchie conoscenze degli anni di piombo, come
Bruno Seghetti e Cecilia Massara. Geraldina Colotti Militante delle Ucc, ex insegnante di filosofia,
ferita in un conflitto a fuoco nel gennaio del 1987, ha lavorato alla coop romana 32 dicembre, oggi è
impiegata al quotidiano Il Manifesto dove lavora anche l’ex bierre Francesco Piccioni, semilibertà
dal 1999. Anna Cotone Ex bierre del feroce Partito Guerriglia, coinvolta nel sequestro dell’ex
assessore dc Ciro Cirillo, arrestata nel 1982, in semilibertà da anni, lavora dal 2002 nella segreteria
politica dell’europarlamentare di Rifondazione comunista, Luisa Morgantini.
Renato Curcio Fondatore e ideologo delle Br, gira l’Italia facendo conferenze in scuole, università,
consigli comunali, presenta i suoi libri ai festival dei partiti. In tv, sulla berlusconiana Canale 5, è
arrivato a dire che le vittime degli anni 70 sono i suoi compagni di lotta morti sul campo. Da dieci
anni è a capo della coop editoriale «Sensibili alle foglie» che si occupa di studi sulla lotta armata,
carcere e droga, tema quest’ultimo cavalcato da don Gallo, il parroco antagonista di Genova, che ha
presentato il libro edito da Curcio insieme a Dario Fo. Condannato a 30 anni, ne ha scontati 24, è
semilibero dal 1993. Alessandra De Luca Anche lei brigatista nel processo Moro, è in semilibertà
da tempo. È stata candidata col partito di Bertinotti alle regionali del Lazio, ma non ce l’ha fatta.
Roberto Del Bello Ex brigatista della colonna veneta, condannato a 4 anni e 7 mesi per banda
armata, oggi lavora al Viminale come segretario particolare di Francesco Bonato, sottosegretario
agli Interni per Rifondazione comunista. Sergio D’Elia Dirigente di Prima linea, sconta 12 anni di
carcere. Liberato e ottenuta la riabilitazione, entra nel partito radicale. Nel 2006 viene eletto alla
Camera nella lista della Rosa nel Pugno e diventa segretario d’aula di Montecitorio. Fra polemiche
e proteste. Adriana Faranda Fa parte della direzione strategica delle Br, aderisce presto alla
«dissociazione» guadagnando la libertà. Viene rilasciata nel 1990 e affidata all’opera di don
Calabria dove lavora al computer. Scrive libri, ha fatto la fotografa. Finisce al Costanzo Show, e
sono polemiche infinite. Diego Fornasieri Insieme ad altri ex detenuti è attivo nel non-profit
attraverso la cooperativa sociale di prodotti biologici «Arete». Guerrigliero di Prima linea, incassa
una condanna a 30 anni nel 1983. Libero. Alberto Franceschini. Fondatore con Curcio delle Brigate
rosse, nel 1983 si dissocia. Oggi lavora a Roma con la Braghetti all’associazione per detenuti «Ora
d’Aria». Condannato a più di 50 anni di galera, esce dal penitenziario nel 1992 dopo 17 anni di
reclusione. Scrive libri, partecipa a conferenze. Prospero Gallinari Membro del commando che
sparò alla scorta di Moro in via Fani, responsabile della «prigione del popolo», è libero da tantissimi
anni per problemi di cuore. Claudia Gioia Primula rossa delle Unità Comuniste Combattenti subisce
una sentenza a 28 anni di prigione per il delitto del generale Giorgieri e per il ferimento
dell’economista Da Empoli. È in libertà condizionale dal gennaio 2005. Nel 1991 finisce
intercettata mentre parla, in cella, col br Melorio di un tentativo di ricostituzione delle Ucc.
Eugenio Pio Ghignoni Brigatista coinvolto e condannato nel processo Moro, è il responsabile della
Direzione Affari Generali dell’Università Roma Tre, cura la sicurezza...
Maurizio Jannelli Già capocolonna romano delle Br, ergastolo per vari crimini (tra cui la strage di
via Fani) ha lavorato alla Rai come autore a partire dal 1999. Per il Tg3 ha seguito «Il mestiere di
vivere», «Diario Italiano», «Residence Bastogi», fa parte dello staff della trasmissione sportiva
«Sfide». Ha scritto «Princesa», libro su un transessuale suicida. Dal 2003 è in condizionale.
Natalia Ligas Nome di battaglia «Angela», la dura delle Br-Partito Guerriglia che partecipò al
massacro di piazza Nicosia a Roma, ergastolana, permessi premio a partire dal 1998, dal 2000 è
semi-libera nonostante non si sia mai dissociata. Maurizio Locusta Partecipa al delitto Giorgieri (24
anni di pena), viene estradato dalla Francia nel marzo 1988, dopo qualche anno esce ed è assunto
alla fondazione Lelio Basso-Issoco come «assistente di sala consultazione».
Francesco Maietta Ex militante delle Ucc, condanne pesantissime, lavora part time in un ente
importante dal 1990. Si è sposato nel 1998 a Ostia con una ragazza della Caritas. Tra gli invitati, il
presidente emerito Francesco Cossiga. Corrado Marcetti Ex di Prima linea, oggi è direttore della
Fondazione Michelucci a Fiesole. Nadia Mantovani Dissociata, condannata a 20 anni per
appartenenza alle Br, ottiene la condizionale a gennaio ’93 quando sconta due terzi della pena. Ex
fidanzata di Renato Curcio, è tra le fondatrici dell’associazione per il reinserimento dei detenuti
«Verso Casa». Il 23 agosto 2004 la sua performance sugli anni di piombo al meeting di Rimini ha
riscosso molto successo tra il pubblico di Cl. Mario Moretti Il numero uno delle Br, leader della
direzione strategica, partecipa al sequestro Moro, dopo 17 anni di carcere, 9 di clandestinità e 6
ergastoli, nel 1994 ottiene il permesso di andare alla Scala. Una volta fuori, in lavoro esterno, si
occupa di volontariato. Esperto di informatica partecipa alla fondazione della Cooperativa Spes
composta da ex irriducibili dissociati. La coop ottiene vari contributi, anche dalla Regione
Lombardia, insieme all’associazione «Geometrie variabili» cerca «forme di lavoro non alienanti per
i detenuti». Scrive libri. Valerio Morucci. L’ex postino delle Br durante i 55 giorni del caso Moro,
scontati 17 anni di prigione, dissociato, è libero. Autore di libri di successo (l’ultimo, «La peggio
gioventù») vincitori di premi letterari con «Il collezionista» (la VI edizione di «Esperienze in
giallo») lavora come consulente informatico. Roberto Ognibene. Gode dei benefici dovuti alla legge
sui dissociati e lavora come impiegato al Comune di Bologna. Ave Maria Petricola Quest’anno la
Provincia di Roma ha assunto quest’ex pentita brigatista, nome ricorrente al processo Moro, come
responsabile del centro di Torre Angela, VII municipio della Capitale, che trova lavoro ai
disoccupati. Amnistiata nel 1987, nel 2004 la ritroviamo nella lista degli assistenti sociali regionali.
Remo Pancelli Killer dell’ala militarista delle Br «Colonna 28 marzo», l’ex dipendente delle Poste
del sequestro D’Urso, viene bloccato dai carabinieri il 7 giugno del 1982. Pluricondannato, è
inserito in una coop sociale (che ha ospitato altri ex terroristi rossi).
Marco Pinna Soldato della colonna sarda delle Br, è vicepresidente della coop ambientale
«Ecotopia».
Susanna Ronconi Storica figura del troncone toscano di Prima Linea, lavora al Gruppo Abele di
Torino dove ha la responsabilità delle cosiddette «Unità di strada». Nel 1987 guadagna il primo
permesso-premio per la sua dissociazione. È stata consulente di Asl e Comuni del nord Italia,
collabora alla pubblicazione del «Rapporto sui diritti globali» a cura dell’associazione Informazione
& Società per la Cgil Nazionale. Un’interrogazione di Gasparri (An) e Giovanardi (Ccd) la
segnalano come beneficiaria di una consulenza da parte dell’allora ministro Livia Turco.
Giovanni Senzani Il «criminologo» delle Br-Partito Guerriglia, irriducibile fino al midollo, già
sospettato di essere il Grande Vecchio del sequestro Moro, ergastolano per l’omicidio del fratello
del pentito Patrizio Peci, esce nel 1999 in semilibertà ma un anno dopo è dietro la scrivania di un
centro di documentazione della Regione Toscana denominato «Cultura della legalità democratica» e
inserito nel progetto Informacarcere. Nel 2001 si è scoperto che il centro poteva clonare tutti gli atti,
anche quelli segreti, della commissione parlamentare sulle stragi. È coordinatore della casa editrice
di sinistra Edizioni Battaglia. Marco Solimano Ex di Prima linea, oggi è consigliere dei Ds al
Comune di Livorno. Da circa dieci anni è assistente volontario al carcere di Livorno come
responsabile Arci. Nicola Solimano. Ex di Prima linea, condannato a 22 anni lavora alla Fondazione
Michelucci di Fiesole, costituita nel 1982 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Pistoia e Fiesole.
È stato consulente della Regione Toscana per la nuova legge a tutela dei popoli Rom e Sinti e fra i
coordinatori di un campus internazionale nell’ambito dell’iniziativa regionale Porto Franco, per
conto dell’Assessorato alla cultura della Regione.
(tratto da “Il Giornale” del 4.11.06)

mercoledì 2 luglio 2008

PER NON DIMENTICARE


In questi giorni di aspra polemica sulla venuta in Ascoli Piceno dell’ex B.R. Renato Curcio, sorge spontaneo fare alcune constatazioni che debbano servire da riflessione per le persone di buon senso.
In primo luogo voglio evidenziare come tanti politici locali abbiano taciuto di fronte a tale scellerata ed inopportuna scelta e che ciò dimostri come la politica talune volte si allontani da quelle prerogative che sono fondamentali in un paese democratico come l’Italia.
Il fatto che gli fosse stata negata la sala della provincia è sicuramente motivo di giubilo ma che l’incontro si sia tenuto ugualmente provoca un certo sdegno alla luce delle dichiarazioni del presidente Napolitano in occasione della “giornata della memoria”, il quale condannò senza mezzi termini chi offriva palcoscenici ad ex terroristi che si fossero macchiati di reati sanguinosi, in special modo in un periodo particolare come gli anni di piombo, vera e propria piaga ancora aperta nella storia del nostro paese.
Al contrario Lunedì sera si è tenuto un interessante convegno organizzato da Guido Castelli dove hanno partecipato molte persone ed in particolare giovani e che ha avuto come ospiti il redattore del Carlino, Guidelli autore del libro “Terra di sangue” ed presidente dell’associazione nazionale vittime del terrorismo, Bernardo Berardi, figlio del maresciallo Berardi morto per mano della oscura mano dei terroristi B.r. Proprio la testimonianza di quest’ultimo il quale 30 anni or sono ha dovuto subire un grave lutto, ha fatto riflettere ed il suo acceso intervento dovrebbe essere condiviso da tutti senza distinzioni politiche. Vi sembra giusto che chi ha commesso crimini cosi efferati contro le forze di polizia oggi possa impunemente girare scortato per l’Italia, scrivere libri, andare in televisione?
A tutto questo noi diciamo no e faremo di tutto affinché i più giovani possano comprendere come sia andata quella vergognosa pagina della storia d’Italia che ancora scotta, ed ogni qual volta avvengono episodi come quelli di sabato riaprono ferite mai chiuse.
La nostra vicinanza a persone come Berardi, ed alle famiglie vittime del terrorismo è motivo di stimolo che ci porta a condannare sempre e comunque il terrorismo in ogni sua forma.

lunedì 30 giugno 2008

CONTRO-MANIFESTAZIONE DI PROTESTA PER CURCIO AD ASCOLI

CLICCANDO IL LINK SOTTOSTANTANTE POTRETE RIVEDERE IL SERVIZIO DEL TG5 RIGUARDANTE LA PROTESTA DI ASCOLI

http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=tg5&data=2008/06/29&id=27901&categoria=servizio&from=tg5

giovedì 19 giugno 2008

INTERVISTA AL RESTO DEL CARLINO - MARTEDI' 17 GIUGNO.-----Cori: "Siamo una città-dormitorio".

Si accendono i riflettori su quella che si preannuncia come una campagna elettorale dura e che promette grosssi colpi di scena. Sul caso dell'allagamento di Villa Sant'Antonio interviene Mauro Cori, (presidente A.N.-Pdl) che dice: " Riteniamo che le dichiarazioni degli amministratori all'indomani degli allagamenti che hanno colpito Villa Sant'Antonio sono tesi a giustificare una responsabilità che viene da lontano. Castel di Lama è andata incontro ad un processo di urbanizzazione selvaggia e nonostante gli oneri di urbanizzazione sborsati dai cittadini, non ha fatto seguito un impianto di raccolta acque degno di questo nome ed i fatti lo dimostrano. Le responsabilità devono essere ascritte ha chi non ha saputo pianificare il territorio ed in tutto questo è da ringraziare la clemenza del torrente Lama che non è esondato altrimenti non si sarebbe parlato di danni ma di catastrofe. Voglio ricordare come già due anni fa i cittadini hanno dovuto fronteggiare gli stessi disagi, senza che nessuno in questi anni proponessi interventi necessari ad ovviare questa situazione. Si è portata avanti per trent'anni una politica di aggressione del territorio, trasformando un luogo che per posizione,esposto ad est e a metà strada tra monti e mari,poteva diventare un paese bello, vivibile e a misura d'uomo, in una cittadina dormitorio. Non ci sono parcheggi, nè verde, non ci sono piste ciclabili, nè percorsi vita, nella zona tra Piattoni e Villa Chiarini non ci sono neanche i marciapiedi, c'è invece tanto degrado. Per non parlare della metanizzazione che è inesistente in alcune zone del paese, roba da terzo mondo. Da anni denuncio la grave situazione in cui versa la strada Transcollinare che dopo il temporale di lunedì scorso di è trasformata in un vero e proprio fiume, che ha trasformato a valle ogni genere di detriti".
Cori, il problema maggiore del paese è rappresentata dalla crescita smisurata dei cittadini e dalle condizioni del territorio?C
"No. E' solo uno dei problemi che il paese è chiamato a fronteggiare e forse il più evidente. Altro problema grave è rappresentato dal commercio che in seguito all'apertira di centri commerciali, soprattutto nella parte alta ha subito un autentico tracollo. Per tutelarlo non basterà la bacchetta magìca della notte bianca,una sorta di scimmiottatura della notte bianca delle grandi città, che offrono al contrario gallerie d'arte, pinacoteche e musei gratis, la nostra somiglia alla sagra dello spiedino selvaggio, che seppure richiama gente, non rappresenta la panacea dei mali che affliggono il commercio a Castel di lama".
Un problema più ambientale che politico?
"Neanchequesto è completamente vero. I proclami che stanno portando avanti in questi giorni, gli annunci dell'assessore al turismo Zannoni, in un paese che non ha strutture ricettive e in cui hanno fatto scempio delle strutture storico-architettoniche fanno sorridere e creano sospetti che dietro questa manovra di facciata di fatto dietro si celi il nulla. Anche il project-financing per il campo sportivo di Piattoni può essere giustificato per strutture faraoniche, i cui costi di gestione non sono sopportabili dalle amministrazioni comunali, ma nel nostro caso, vista la modestia del campo, dimostrano solo la propria incapacità amministrativa".

mercoledì 4 giugno 2008

giovedì 29 maggio 2008

OPERE ELETTORALI E ARRETRATEZZA CONGENITA


Con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale del prossimo anno ,che ci auguriamo possa licenziare definitivamente questa giunta, è curioso vedere l’intensificarsi dei lavori dei rifacimento di diverse zone..
A partire dal campo sportivo della zona alta che sarà ricoperto di erba sintetica, ma che ci tengo a ricordare in questi anni (circa 18) ci ha intasato i polmoni di polvere, tentiamoci pronti a sentire auto celebrazioni in campagna elettorale, quasi che i cittadini e gli sportivi di Castel di Lama non ne avessero diritto.
Ad esempio prendiamo il nuovo ufficio postale di Castel di Lama alta, che è stato collocato dopo 20 anni di discussioni, dietro una pericolosissima curva e che non è dotato di parcheggi sufficienti a soddisfare i clienti che si trovano costretti a parcheggiare lungo la strada, costituendo un grave pericolo per loro e per chi vi si trova a transitare.
Oltre a questo mi sento di aggiungere come il nostro comune sia rimasto indietro rispetto ai tempi e questo è dimostrato dalla mancanza di un sito internet per facilitare la lenta macchina burocratica e dare tutte le informazioni utili ai cittadini sull’attività dell’amministrazione comunale nel segno della trasparenza..
La latitanza dalla tecnologia non è l’unica cosa ma vorrei aggiungere anche la quasi totale mancanza di centri di aggregazioni giovanili che a parte Babazuf, molto pubblicizzato da questa amministrazione mancano totalmente. A questo punto mi sento di chiedere una cosa; quale attività viene svolta da chi è delegato alle politiche giovanili e per questo percepisce anche una cospicua indennità?

mercoledì 28 maggio 2008

L'ARIA DI SUPERIORITA' DI UNA SINISTRA ALLA SBANDO

Che in un regime democratico fare l'opposizione sia un sacrosanto diritto è cosa nota a tutti, ma che questa che oggi è chiamata la sinistra extra-parlamentare (in virtù della batosta rimediata alle ultime elezioni) ha davvero del comico e del ridicolo al tempo stesso. Dichiarando questo intendo riferirmi alla strumentalizzazione ed al falso buonismo che quotidianamente abbiamo modo di vedere da parte di lustri commentatori ed esponenti politici di sinistra.
Voglio ricordare alcuni casi di strumetalizzazione estrema come l'uccisione di quel ragazzo di Verona che come tutti ricorderemo è stato ucciso da una banda di delinquenti che nulla avevano a che fare con la desra estrema, ma per il semplice fatto che alcuni di loro erano ULTRAS è bastato per far si che la questi benpensati additassero la colpa al clima di odio che si respira nel paese.
Altra inquitante storia è quella degli avvenimenti di Roma ovvero l'aggressione di un gruppo di balordi che hanno assaltato alcuni negozi di proprità di extracomunitari che in quella zona hanno una grande presenza; bene la sinistra radicale "estinta" organizza manifestazioni di solidarietà ma che più che solidali altro non è che il tentativo di delegittimare il sindaco Gianni Alemanno.
Potrei citare altre emergenze come la questine dei Rom, dei clandestini, della monnezza, tutti vani tentativi d strumentalizzazione oggi, ma di fallimento per la sinistra ieri, che fine a 4 mesi fa governava questo paese e che non è stata in grado di risolvere.
IN CONCLUSIONE MI SENTI DI DIRE QUESTO:
SE AVETE RIMEDIATO QUESTA BATOSTA DAI VOSTRI ELETTORI, PERCHE' ANCORA CONTINUATE A SOSTENERE CERTE TESI??? LA VOSTRA ARIA DI SUPERIORITA' SU QUESTI TEMI OGGI NON E' PIU' COMPRESA DAI VOSTRI ELETTORI, QUINDI VI CONSIGLIO DI CAMBIARE STRATEGIA e di rispettare la volonta' degli elettori.

lunedì 26 maggio 2008

A VOLOR DI PROVA!!!!!!!!!!!

VI RIPORTO DI SEGUITO UN ARTICOLO CHE PARLA DEL CONVEGNO TENUTOSI A CASTEL DI LAMA ED ORGANIZZATO DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE SULLE ENERGIE ALTERNATIVE.
MOTIVO DELLA PUBBLICAZIONE E' QUELLO DI VEDERE SE QUANTO DICHIARATO DALL'AMMINISTRAZIONE SEGUIRANNO FATTI. VOGLIO INOLTRE SOTTOLINEARE COME DALLA LETTURA DI QUESTO, SI PUO' SCORGERE LA PROPAGANDA POLITICA CHE GLI INTERVENUTI HANNO PRONTAMENTE FATTO CIRCA LE INTENZIONI DEL GOVERNO DI RIPORTARE IN ITALIA IL NUCLEARE.



Bilancio positivo quello scaturito dall'incontro tenutosi in Sala Consiliare presso il Comune di Castel di Lama dove esperti del settore e amministratori si sono confrontati in merito al tema: energia solare ed impianti fotovoltaici.

Rossi, Rossini e Mozzoni
L'impianto fotovoltaico è un sistema che trasforma l'energia solare in energia elettrica e in solare termico; è un modo di produrre energia alternativo in quanto non inquina ed è inoltre conveniente, economicamente.

Lo Stato paga chi produce energia con tali sistemi, e il costo dell'installazione dei pannelli ( 20 mila euro circa), può essere ammortizzato in otto anni, dopo di che, e per un periodo di 20 anni si possono guadagnare fino a 50 mila euro, vendendo l'energia alla rete Enel. E ogni anno si risparmiano 2500 euro, grazie al contributo statale di 1800 euro e al risparmio generato di 730.

Basterebbe questo per far capire l'importanza di questi nuovi sistemi di produzione e vendita diretta, dopo l'autoconsumo, e in forme diverse - scambio o cessione alla rete - di energia da una fonte rinnovabile, pulita e praticamente illimitata come quella solare.

Di tutto ciò si è parlato in un seguitissimo convegno svoltosi a Castel di Lama, presso la sala consiliare, sabato 24 maggio.

Non solo il sindaco Patrizia Rossini, l'assessore Mozzoni, e il Presidente della Provincia Massimo Rossi, a spiegare i vantaggi dell'adozione del fotovoltaico, e gli incentivi statali del "Conto Energia" ( Decreto ministeriale 19 feb. 2007), ma anche esperti e tecnici di aziende come Solenergy e Merloni Produce Energia, e di istituti di credito, come Banca Marche, che sono intervenuti per l'occasione.

" Una giornata di informazione e di confronto utile con operatori e cittadini - ha detto il sindaco Rossini - su un tema di fondamentale rilevanza per il presente e per il futuro dell'ambiente e della qualità della vita di ognuno di noi. L' abbiamo promossa per favorire la diffusione di un nuovo impegno collettivo e di una nuova cultura del risparmio energetico e dell'uso consapevole delle risorse esistenti, facendo conoscere le tecnologie più innovative presenti nel campo delle fonti rinnovabili."

Dal canto suo il Presidente Rossi ha ricordato i progetti nel fotovoltaico già realizzati sul territorio - 7 milioni investiti per 18 impianti e 1 megawatt di potenza, che saliranno a 22 nei prossimi mesi - ma soprattutto l'importanza di una diffusa e capillare informazione sull'argomento, a livello di territorio, a vantaggio di tutti, famiglie e imprese, e contro i facili slogan degli ultimi tempi e le scorciatoie rischiose del nucleare ( abbandonato dagli USA, per esempio) : "Dicono gli esperti che ogni ora il Sole irraggia sulla Terra una quantita di energia sufficiente per il consumo energetico mondiale complessivo di un anno ! - ha sottolineato. Occorre sviluppare tecnologie e ricerca per catturare tutta questa energia pulita e gratuita che riceviamo."

Un messaggio che tutti i presenti hanno pienamente condiviso. A cominciare dal Comune di Castel di Lama, che con il convegno ha avviato un percorso di sensibilizzazione sull'uso delle fonti rinnovabili, e che dopo la buona risposta ottenuta oggi, proseguirà nel prossimo futuro con nuove e concrete iniziative.


25/05/2008

martedì 20 maggio 2008

PER L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE L'INFORMATICA E LA RETE SONO UN OPINIONE

Con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale del prossimo anno che ci auguriamo possa licenziare definitivamente questa giunta, è curioso vedere l’intensificarsi dei lavori dei rifacimento di diverse zone. A partire dal campo sportivo della zona alta che sarà ricoperto di erba sintetica, ma che ci tengo a ricordare in questi anni (circa 18) ci ha intasato i polmoni di polvere, bene sentiamoci pronti a sentire autore celebrazioni in campagna elettorale, quasi che i cittadini e gli sportivi di Castel di Lama non ne avessero diritto.
Oltre a questo mi sento di aggiungere come il nostro comune sia rimasto indietro rispetto ai tempi e questo è dimostrato dalla mancanza di un sito internet per facilitare la lenta macchina burocratica e dare tutte le informazioni utili ai cittadini sull’attività dell’amministrazione e nel segno della trasparenza..
La latitanza dalla tecnologia non è l’unica cosa ma vorrei aggiungere anche la quasi totale mancanza di centri di aggregazioni giovanili che a parte Babazuf, molto pubblicizzato da questa amministrazione mancano totalmente. A questo punto mi sento di chiedere una cosa; quale attività viene svolta da chi è delegato alle politiche giovanili e per questo percepisce anche una cospicua indennità?

giovedì 8 maggio 2008

TRANSCOLLINARE: GRUVIERA CATRAMATA

E' curioso ed indignante al tempo stesso constatare il pessimo stato della strada Transcollinare.
Se da un lato qualcuno potrebbe dire che stiamo da tempo battendo lo stesso chiodo, dall'altro mi sento di rispondere che ogni mese che passa i problemi anzichè essere risolti aumentano.
Partendo dalla parte bassa ovvero il tratto che va dal ponte sul Rio Secco alla rotonda di Selvette si può appurare la pericolosità del marciapiede ove da tempo a causa di un incidente stradale il parapetto è stato abbattuto lasciando senza protezioni il profondo canale di raccolta delle acque piovane. Oltre a questo si aprono in continuazione voragini sull'asfalto il che è segnale molto preoccupante vista l'instabilità del terreno. Oltre a ciò va a ggiunto che nella seconda parte ovvero quella che va dalla zona Selvette a Villa Forcella oltre alla mancanza di illuminazione vi è da segnalare il pessimo stato del manto stradale ove si assiste da anni ad opere di trivellazione che sono si indispensabili ma che aumentano esponenzialmente il rischio per le vetture in transito.

lunedì 5 maggio 2008

domenica 4 maggio 2008

LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA


E' notizia di oggi 4 maggio che l'amministrazione comunale lamense ha( con dispendio di denaro pubblico) ripulito piazza della libertà dalle ignobili scritte che vi si trovavano.

Ebbene voglio ricordare a questi signori che i primi a denunciare questa grave situazione è stato proprio il sottoscritto, il quale si è sentito più volte ripetere dagli addetti ai lavori che da alcuni anni erano state installate telecamere di video sorveglianza.

Ebbene visto che le scritte sono di varia natura mi sorge spontaneo pensare che quelle telecamere non swiano mai entrate in funzione o che chi era incaricato di visionare tali filmati non lo abbia mai fatto, perchè mi riesce difficile pensare che i responsabili s'incappucciassero prima d'intingere le pareti.

mercoledì 16 aprile 2008

E' INIZIATA LA TERZA REPUBBLICA

Il dato elettorale del 13 e 14 Aprile ha sancito inconfutabilmente l'inizio della terza repubblica. Ciò è dato in primis dal numero delle forze politiche che saranno rappresentate in parlamento( il minore dall'inizio della Repubblica) ed in secondo dalla mancanza di rappresentanza sia alla Camera che al Senato della sinistra radicale, che in soli 2 anni è riuscita nel non facile compito di cancellare oltre 2800000 voti.
A fronte di questo dato possiamo in piena tranquillità di coscienza ,affermare che l'Italia inizia ad assumere le sempianze di una democrazia occidentale matura.
Rapportando questo dato in chiave locale possiamo altresì ritenerci soddisfatti visto e considerato che a Castel di Lama confrontando i dati con quelli delle elezioni politiche 2006 ,abbiamo aumentato di oltre 100 consensi, e considerati i voti presi dalla Destra di Storace(150) il dato è assai significativo, e dalla presenza di un candidato con la lista di Di Pietro che era proprio di Castel di Lama.
Da oggi la nostra sfida sarà concentrata esclusivamente sul nostro territorio visto l'inprorogabie appuntamento con le urne per l'anno prossimo.
Quindi mi sento di chiudere questo mio piccolo ragionamento, citando un motto che negli anni che furono fu di vitale testimonianza:
QUANDO CI SI IMPEGNA IN UNA LOTTA, NON E' TANTO IL TEMPO CHE CONTA MA LA VITTORIA.

giovedì 3 aprile 2008

AUMENTO IRPEF A CASTEL DI LAMA

L’aumento dell’addizionale Irpef dallo 0.5 allo 0.7% messo in atto dall’amministrazione dimostra per l’ennesima volta il pessimo operato della stessa. Infatti fa specie la giustificazione data dal Sindaco che ha dichiarato nel corso del consiglio comunale di Lunedì che molti comuni limitrofi hanno da oltre un anno incrementato suddetta imposta.
A tale proposito mi sento di fare alcune considerazioni iniziando proprio dalle opere pubbliche che a Castel di Lama sono una vera e propria miseria rispetto a quanto messo in atto in diversi comuni della Vallata.
1- In questi 15 anni abbiamo edificato all’inverosimile, aumentando considerevolmente le entrate ma lasciando immutati i servizi.
2- Impianti sportivi fatiscenti, che oggi (guarda caso ad 1 anno dalle elezioni) si ripropongono di sistemare. Voglio ricordare loro che Castorano quasi 5 volte minore per numero di abitanti è riuscito ad edificare una piscina che a Castel di Lama se ne annunciava da anni la realizzazione. Palazzetto dello sport tante volte promesso a parole, ma mai costruito.
3- Servizi di assistenza sanitaria di essenziale valore( ricordo loro che la nostra comunità per dimensioni e collocazione necessiterebbe di una struttura sanitaria completa che comprenda magari un piccolo centro di primo soccorso).
4- Eventi culturali di spessore neanche a parlarne( ricordiamo come nella vallata in diversi comuni si svolgono importanti manifestazioni).
5- Trasporti pubblici limitanti per la parte alta del paese.
Date e considerate queste 5 osservazioni non mi riesce proprio di capire di quali opere e politiche per la comunità si possono vantare i nostri amministratori.

mercoledì 26 marzo 2008

DOPO QUARANT'ANNI DI SERVIZIO,
IL 68 MERITA DI ANDARE IN PENSIONE.
LA VERA TRASGRESSIONE E' OGGI
LA TRADIZIONE.

Veneziani

giovedì 6 marzo 2008

CASTEL DI LAMA E LE SUE ROTONDE( vedi video sotto)

Sarà stata la certezza di vittoria del PDL e la conseguente promessa della riapertura dei cantieri per le “grandi opere” a scuotere lo spirito costruttore-edificatore della giunta comunale, a così esordito Mauro Cori presidente del circolo di Alleanza Nazionale a Castel di Lama.
“Da qualche giorno è iniziata ufficialmente la campagna elettorale e si sono riaperti i cantieri delle grandi opere. Iniziata in sordina con la realizzazione di una grande muraglia (degna del grande imperatore Cin) a contenimento della zona casette, sono proseguite raggiungendo il loro apice estremo con la realizzazione di una rotonda nella zona Forcella. Questa fa il pari con quella già realizzata in zona Selvette e non v’è dubbio pensata dalla ingegnosa mente del sindaco di Castel di Lama. Entrambi infatti si rivelano anche alla vista di un occhio inesperto e soprattutto a coloro i quali si trovano a transitare lungo la Transcollinare, inadeguata e pericolosa. In entrambe è praticamente precluso o quantomeno ostacolato il transito agli automezzi di grosse dimensioni (Camion, Tir, Autoarticolati, ecc.) e considerato che suddetta arteria stradale fu concepita allo scopo di alleggerire il traffico pesante lungo la parallela via Roma; tale scopo è stato oltremodo ignorato considerata la pericolosità di questa. Non sarebbe bastato ad esempio - prosegue Cori eliminare il dosso presente su quell’incrocio (via Forcella) così da consentire una maggiore visibilità alle auto in transito da qualsiasi direzione? E magari in aggiunta, installare bande sonore, dossi artificiali o rilevatori di velocità al fine di migliorare questo pericoloso incrocio?
Infine mi sento di fare una proposta, visto il desiderio dell’amministrazione comunale di rotondizzare tutti gli incroci pericolosi, perché non inserire sotto la gloriosa torre simbolo del comune di Castel di Lama una rotatoria di ultima concezione?
Ai Lamensi l’ardua sentenza”.

martedì 4 marzo 2008

venerdì 8 febbraio 2008

“Giro di vite contro i vandali che imbrattano le piazze”

CASTEL DI LAMA - “Nei giorni scorsi di festa la Piazza della Liberta a Castel di Lama – interviene Mauro Cori presidente del locale circolo di Alleanza Nazionale, Bruno Caraffa - è stata senza dubbio il luogo più affollato con la sfilata dei carri allegorici di Carnevale e delle numerose persone residenti e non che vi si sono recate per assistere alla manifestazione. La cosa che ha indignato i componenti del nostro Circolo e molti amici del Centrodestra, Forza Italia e Dc per le Autonomie, è constatare lo stato in cui versa questa bella piazza le cui pareti e gradinate in travertino sono da tantissimo tempo imbrattate da numerose scritte eseguite per mano di vandali con le bombolette spray. Se ci si sposta di qualche metro la situazione non cambia e sull’esterno del bocciodromo comunale possiamo ammirare lo scempio dovuto all’imbrattamento totale delle pareti sempre a mezzo vernice spray”. “Visto e considerato che la Piazza e tutta la zona circostante in occasione di manifestazioni come il Carnevale e comunque tutti i santi venerdì in cui c’è il mercato, è molto frequentata ci chiediamo quale immagine di Castel di Lama viene data a chi vi si reca”. La parola passa ora al Comune.

giovedì 7 febbraio 2008

Cori (AN): "Incidenti in aumento e la Rossini promuove petizioni fantasma"

Castel di Lama "Come se chi deve far rispettare il Codice della strada a Castel di Lama vesta sempre e solo i panni di Willy Il Coyote mentre chi lo infrange e l'imprendibile Bip Bip."
Via Salaria-Via Scirola
"Mentre il sindaco di Castel di Lama, Patrizia Rossini, grida alle strumentalizzazioni polemiche, su strade ed incroci pericolosi ignorati dalla sua Amministrazione continuano a verificarsi incidenti sempre più dannosi. Per prendere provvedimenti però il Sindaco dice di voler petizioni, forse per controllare chi dissente dal suo sistema?" Lo sostiene Mauro Cori, presidente di Alleanza Nazionale a Castel di Lama in seguito alla stizzita risposta del sindaco Rossini circa le denuncie mezzo stampa mosse da AN oltre ad alcuni comitati cittadini sulla grave situazione del traffico e della pericolosità per i pedoni."Sono veramente curiose ed al tempo stesso incomprensibili le dichiarazioni del sindaco Patrizia Rossini che anziché prendere atto delle nostre denuncie ed intervenire, si è invece detta contrariata disperdendo la sua attività amministrativa, lautamente pagata da noi contribuenti, accusandoci di fare solo strumentalizzazioni al fine di alimentare polemiche. Nel frattempo però, quasi che il diavolo ci mettesse lo zampino, solo qualche giorno fa è avuto l'ennesimo incidente all'incrocio di via Scirola con la via Salaria, punto nevralgico che non solo come An ma con tutto il Centrodestra abbiamo diverse volte denunciato come pericoloso. A questo punto mi sento di chiedere al sindaco per quale motivo continua a sostenere che in certi punti è stato fatto il possibile, ma se la causa sono l'alta velocità allora non se ne può fare niente. Come se chi deve far rispettare il Codice della strada a Castel di Lama vesta sempre e solo i panni di Willy Il Coyote mentre chi lo infrange e l'imprendibile Bip Bip. Per favore signor Sindaco, cerchi almeno di rientrare nei binari della credibilità. Si ricordi piuttosto che in alcune vie della parte bassa sono stati installati dossi artificiali che potrebbero anche essere posti all'incrocio di via Forcella o sulla rotonda di zona Selvette. Un altro rimedio poi possono essere gli autovelox permanenti, o sono troppo impopolari per la sua futura ambizione politica? Se per fare questi urgenti interventi si devono per forza di cosa fare delle petizioni, come il sindaco sottolinea di non averne ricevute, il Circolo Bruno Caraffa non ha alcun problema ad organizzarne una, viste le lamentele di cui tanti cittadini di Castel di Lama ci portano prontamente a conoscenza. Poi però Sindaco non ci venga a dire che anche le firme documentate sono strumentali".

mercoledì 6 febbraio 2008

STRADA MEZZINA: siamo al solito scarica barile

L’assemblea aperta tenutasi nei giorni scorsi a Castel di Lama, sui progetti per la strada «mezzina» ha fatto venire alla luce molte delle responsabilità di tale empio progetto. - Ha esordito così Mauro Cori del direttivo provinciale di An e presidente del circolo Caraffa - La scomparsa della messa in sicurezza del primo tratto di una strada fortemente antropizzata e per la quale i cittadini chiedono soluzione a gran voce da anni (quello che congiunge la località Cerreto alla rotatoria sulla Salaria) e la volontà di spendere ben 10,5 milioni di € per realizzare un tratto di strada che gioverà forse solo ai cittadini di Offida; visto che il territorio di Castel di Lama ne sarà solamente accarezzato, risultano quantomeno sconcertanti. È questa – prosegue Cori - la controprova di quanto poco siano state interessate e lungimiranti le amministrazioni comunali e provinciali in questi ultimi anni. Il continuo scambio di accuse “a scarica barile” tra comune e provincia, a cui assistiamo in questi giorni, sono solo un tentativo di mascherare la connivenza delle implicazione reciproche. Le problematiche riscontrate in quel tratto di strada è tutto da ascriversi alla costruzione di un edificio a ridosso dell’incrocio per Offida ad un passo di un trivio e non la realizzazione della zona artigianale.
La costruzione di tale edificio fu approvato dall’allora amministrazione di Castel di Lama ed avallato dalla provincia di Ascoli. Dunque, visto che i rappresentanti di Castel di Lama in provincia ed in comune sono oggi come allora gli stessi (si sono solamente alternati alle poltrone dei due enti) ci chiediamo perché non ammettano le loro responsabilità e trovino una reale soluzione a tali questioni con l’aiuto dei cittadini. Da parte nostra abbiamo da tempo elaborato alcune possibili soluzioni che sottoporremo nei prossimi mesi all’attenzione dei cittadini lamensi.

sabato 5 gennaio 2008

ATTACCO DI CORI SULLA GRAVE SITUAZIONE TRAFFICO A CASTEL DI LAMA


E’ alquanto eloquente constatare come l’amministrazione comunale di Castel di Lama lasci in secondo piano le problematiche inerenti al traffico ed i gravi disagi ad essi conseguenti.
Ad affermarlo è Mauro Cori presidente di Alleanza Nazionale a Castel di Lama, che dichiara quanto segue:
“ Dopo le innumerevoli denunce da parte dei cittadini, e dei partiti dell’opposizione, appurare come
questa amministrazione tralasci la grave situazione di emergenza traffico, venutesi a creare nella parte bassa del paese, soprattutto negli incroci che immettono sulla via salaria e che collegano con la parte alta , Via Scirola e Via dell’Olmo.
Nella prima come nella seconda arteria sopra citata, non si tollera più il grado di disagio a cui sono sottoposti chi si trova a transitarvi nelle ore di punta e gli incidenti stradali se ne verificano sempre più frequentemente. Non è accettabile tollerare questa grave situazione che sarebbe risolvibile in definitiva con l’installazione di un semplice semaforo o in alternativa provvisoria con i vigili urbani a regolarne il flusso nelle ore di punta Rimanendo sempre nella parte bassa la situazione non migliora nella zona che va proprio da via Scirola a Via Olmo all’altezza del plesso poliambulatoriale. Qui nelle ore di maggior traffico è una vera e propria “Babele”, dovuto principalmente alle vetture in sosta. In questo caso sarebbe ancor più semplice risolverlo dato che le strade sono collegate bene , crearvi dei sensi unici in modo tale da raddoppiare le zone ove posteggiare e al tempo stesso far fluire maggiormente il traffico.
Nella parte alta la situazione non migliora , ed i punti maggiormente tralasciati sono la Transcollinare all’altezza di Villa Forcella ove nelle ore notturne si può gratuitamente assistere a delle vere e proprie gare automobilistiche. Qui diversi residenti hanno manifestato la preoccupante situazione che si crea ma l’amministrazione non ha fatto nulla al fine di migliorare tale e preoccupante situazione, oltretutto pericolosa per i pedoni
Sempre rimanendo nella parte alta del paese ovvero in quella che è la via Roma la situazione maggiormente critica la si trova nel tratto che collega contrada Piattoni a Villa Chiarini, dove nelle ore serali molte persone - tempo permettendo- ne approfittano per fare lunghe camminate. Bene proprio qui la scarsa illuminazione e la mancanza di marciapiedi costituiscono un grave pericolo e se consideriamo che molti conducenti non rispettano il limite di 50km per via del lungo rettilineo, la situazione si aggrava maggiormente.
Sarebbe bene che chi di competenza anziché pensare alle formalità poltronistiche che dominano da mesi la scena politica lamense, occuparsi ed adoperarsi alle problematiche che riguardano direttamente i cittadini di Castel di Lama”.

mercoledì 2 gennaio 2008